Archivi categoria: Interventi

Dare una mano alla Pace come fraternità democratica

Appello della Rosa Bianca per le Elezioni Europee

In occasione delle Elezioni del Parlamento Europeo, la Rosa Bianca – nel ricordo di David Sassoli – vuole richiamare le forze politiche italiane, nella formulazione dei loro programmi elettorali (e, di conseguenza, in funzione delle scelte di voto che potranno compiere le cittadine e i cittadini), a dare una mano, in questo così delicato momento storico, al fine di avviare un articolato e serio processo di pace.

Questa “mano” ci pare abbia “cinque dita” essenziali e irrinunciabili:

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Movimento Europeo di Azione Nonviolenta

La Società Civile riunita nell’Alleanza Per Un Nuovo Welfare, a cui si sono aggiunte tante altre associazioni ed enti impegnati nella costruzione della pace e della coesione sociale, ha proposto un progetto concreto di pacificazione ed aiuti umanitari che porta il nome di Movimento Europeo di Azione Nonviolenta.

Mentre nelle prime fasi della guerra la popolazione ucraina ha potuto opporre resistenza sia con le armi del suo esercito che con numerose manifestazioni di non violenza, con le quali le popolazioni armate unicamente di una bandiera nazionale hanno costretto i carri armati ad arretrare, ultimamente l’assassinio e torture in massa dei civili costringono migliaia di persone a rimanere  nascoste nei rifugi, nelle chiese, nei teatri , terrorizzate e in assenza di cibo, acqua e medicinali. 

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A un passo dal punto di non ritorno?

Diagnosi e consigli dei grandi vecchi

La crisi dei missili a Cuba e quella ucraina

Come anche voi certamente vedete, i termini del conflitto in corso stanno diventando sempre più espliciti e preoccupanti. Nel contempo l’opinione pubblica italiana non sembra essere posta nelle condizioni di rendersi conto di quanto sta accadendo. La situazione, da questo punto di vista, è ben diversa da quella che vivemmo ai tempi della crisi dei missili a Cuba (1962). La ricordo chiaramente, anche se ero solo un ragazzo appena affacciato all’adolescenza. Ponendo un ultimatum ai russi il presidente Kennedy aveva informato il mondo che se le navi cariche di missili avessero proseguita la loro rotta verso Cuba ciò non sarebbe stato accettato e avrebbe scatenato una guerra che gli Usa non avevano cercato, ma che nemmeno avrebbero rifiutato.

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La sindrome della tana e il profumo della Rosa

di Giovanni Colombo

Molte associazioni stanno chiudendo i battenti. La riduzione dei soci, che era già in corso, ha avuto un’accelerazione negli ultimi tempi. Il Covid, con il distanziamento fisico – che è stato, al di là dei nominalismi dell’OMS, un distanziamento sociale -, e la guerra in Ucraina – con la paura dell’escalation – ha spinto tutti, chi più chi meno, a cercare rifugio nelle mura domestiche. ” Ho assestato la tana e pare riuscita bene”. Così inizia l’ultimo racconto, espressamente intitolato La tana, di quel stupefacente scrittore di nome Kafka, finissimo conoscitore dell’animo umano. Questo suo racconto, a mio avviso, interpreta bene quel che ci sta succedendo.  Il protagonista-talpa si è costruito una dimora sotterranea, scavando cunicoli labirintici, puntellandoli con cura, prevedendo uscite di sicurezza e spazi per le provviste. Dalla tana si allontana soltanto per rifornirsi di cibo, quanto basta ad una modesta sussistenza.

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Una riconversione per la pace

Trovate di seguito l’intervento di Fulvio De Giorgi all’assemblea della Rosa Bianca del 25 aprile 2022.

In questo 25 Aprile 2022, nel contesto di una tragica guerra intraeuropea, vogliamo dire – come Rosa Bianca italiana – parole miti ma radicali, non polemiche verso nessuno ma libere e forti, in fedeltà al patrimonio della Resistenza, sviluppato poi nella Costituzione della Repubblica e nelle esperienze di pacifismo democratico e nonviolento che tanti antifascisti, ex-partigiani, costituenti, intellettuali hanno successivamente promosso, sentendole come eredità viva e sviluppo coerente e conseguente del più alto valore resistenziale: la pace.

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Il/la Presidente che vorremmo

Il seguente documento ha come obiettivo quello di ragionare sul profilo del/della Presidente della Repubblica, l’opposto dello stucchevole chiacchiericcio sul toto nomi.
E’ sottoscritto da quindici istituzioni e associazioni che si ispirano alle culture politiche dei padri costituenti.

Abbiamo apprezzato e apprezziamo il Presidente Mattarella e auspichiamo che chi gli succederà si situi nel solco dell’interpretazione dell’alto mandato da lui offerta. In un tempo contrassegnato da esuberanti fantasie in tema di riforme costituzionali, noi invece ci riconosciamo nel dettato della Carta circa natura e compiti del capo dello Stato, nonché nella modalità della sua elezione affidata al Parlamento integrato con i rappresentanti delle Regioni.

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ADESIONE AL Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari

Un appello affinchè l’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari. L’iniziativa intende dare seguito ai ripetuti appelli di papa Francesco per un mondo libero dalle armi nucleari. Si inserisce inoltre nella campagna “Italia ripensaci” che ha visto una forte mobilitazione affinché il nostro Paese “ripensi” la propria posizione e ratifichi il “Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari”.

Il 22 gennaio 2021, al termine dei 90 giorni previsti dopo la 50esima ratifica, il “Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari” è diventato giuridicamente vincolante per tutti i Paesi che l’hanno firmato.

Questo Trattato, che era stato votato dall’Onu nel luglio 2017 da 122 Paesi, rende ora illegale, negli Stati che l’hanno sottoscritto, l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari.

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«Uno spirito forte, un cuore tenero»

Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, per il centenario dalla nascita di Sophie Scholl

#SophieforEurope              

«il 9 maggio 2021 è una data molto importante perché oltre a essere l’anniversario della dichiarazione Schuman che ha dato avvio al processo di integrazione europea sarà Il centenario della nascita di Sophie Scholl che fu testimone e martire della resistenza antinazista è una figura simbolo dei valori della nonviolenza le idee e il coraggio il senso di libertà di Sophie e degli altri studenti di Monaco hanno ispirato intere generazioni di europei perché attraverso i loro scritti la loro testimonianza riuscirono a interpretare una coscienza critica che si è ribellata davanti all’ingiustizia e alle barbarie. I giovani della Rosa Bianca erano desiderosi di pace di libertà, la stessa che manca in tante parti del mondo e che ancora è attesa da persone – ancora oggi – costrette a subire discriminazioni politiche, razziali, etniche, religiose.
E’ importante offrire risposte comuni alle vittime di guerre, ingiuste persecuzioni, violenze».

SALVIAMO I BAMBINI DELL’ISOLA DI LESBO

Di seguito il testo dell’appello con primi firmatari Laura Rozza Giuntella e Vincenzo Passerini indirizzato al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli.

Presidente Sassoli,
salviamo dalla disperazione i bambini prigionieri sull’isola di Lesbo. Quarantanove di loro hanno manifestato idee suicide lo scorso anno. L’ha denunciato Medici Senza Frontiere. Un crimine contro l’umanità accade sotto i nostri occhi. Non possiamo far finta di nulla.

Presidente Sassoli, mobiliti i rappresentanti dei 27 Stati che siedono nel Parlamento europeo che Lei presiede perché tolgano da quella disumana prigionia i bambini e le loro famiglie, profughi da anni sull’isola greca, e vengano accolti nel continente. E diano loro nuovamente fiducia nella vita.

Sono siriani, afghani, iracheni, africani costretti a fuggire dalla guerra, dal terrorismo, dalla violenza di Stato, dalla povertà, da persecuzioni religiose o politiche. Glielo dobbiamo, in nome di quei valori, umani, culturali, laici, cristiani sui quali l’Europa e i singoli Paesi dell’Unione dicono di fondarsi.

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