Un sostegno alLE MOBILITAZIONI per la pace DEL 25 GENNAIO

PACE COME CAMMINO POPOLARE DI SPERANZA

La Rosa Bianca di Pisa sostiene con convinzione la mobilitazione che, partita dagli USA, si sta diffondendo nel mondo per chiedere pace ai nostri governanti. Sabato 25 gennaio si svolgerà anche nella nostra città un momento pubblico e noi saremo presenti con le organizzazioni sociali (a partire da ARCI, ANPI, CGIL e col comitato “Pisa contro la guerra”), le associazioni e le forze politiche.

Il sostegno all’iniziativa è nel genoma fondativo della Rosa Bianca: “Noi non taceremo, noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza” era la chiusa del quarto volantino della Weisse Rose tedesca, i cui giovani attivisti furono decapitati dal regime nazista. “Noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza” : oltre al rischio di uno scontro diretto tra Iran e Stati Uniti, che ha attratto l’attenzione mediatica per l’assassinio di Qasem Soleimani, alto ufficiale dei Pasdaran protagonista sia della sconfitta dell’ISIS che di interventi non propriamente pacifici nello scacchiere mediorientale, ci sono i conflitti locali, spesso dimenticati. Non è il caso della guerra civile libica per la prossimità con le nostre coste, ma è il caso di quella in Yemen, con migliaia di morti e una catastrofe umanitaria in corso, manifestazione “per interposto governo” di una sete di potere senza scrupoli. Governi dietro cui si mascherano le retoriche ipocrite del Primo Mondo. “Noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza” : serve una seria discussione transnazionale sul ruolo delle spese militari, sia come vendita di armi da parte di imprese, sia come complesso di spese statali. Perfino i leader con ambizioni cosmopolite e liberali preferiscono premere l’acceleratore sull’esercito europeo, ad esempio, anziché su forme di sicurezza sociale internazionale, come richiesto dai movimenti arabi in agitazione da tempo.

Serve una discussione internazionale sul ruolo ormai caduco della NATO come strumento strategico. Servono negoziati multilaterali per risolvere singoli momenti di attrito: ciò non è un utopismo astratto, poiché è stato il faticoso ma importante lascito del Joint Comprehensive Plan of Action (“accordo sul nucleare”, 2015) tra Unione Europea, P5+1 (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza + Germania) ed Iran, degli Strategic Arms Reduction Treaties (“accordi START”) e dell’ Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty , da cui gli USA si sono ritirati nel 2019. Invece, Francia, Cina, Russia e Stati Uniti hanno inoltre iniziato una corsa agli “armamenti spaziali”.

Prendiamo dunque parola affinché la nostra società non dorma:

impegnarsi per relazioni di pace non significa solo battersi contro la possibilità di un singolo conflitto, ma per impostare un cammino di speranza globale e popolare, eliminando alle radici le ragioni delle paure. Nel messaggio 2020 per la giornata mondiale per la Pace, Papa Francesco scrive: “Il mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni. Infatti, non si può giungere veramente alla pace se non quando vi sia un convinto dialogo di uomini e donne che cercano la verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse” . La Rosa Bianca auspica che anche a Pisa, nella pluralità importante delle culture politiche e delle organizzazioni sociali, si impostino cammini condivisi e maggioritari, rivolti ad una società fatta spesso di individui atomizzati, rancorosi a causa delle solitudini sociali. Un cammino che abbracci i popoli con parole d’ordine su cui si possano ritrovare quanti più compagne e compagni di strada possibile. Con la sua voce contro le cattive coscienze, contro le facili retoriche e le semplificazioni, con l’ago dell’ascolto e il filo dei valori democratici e costituzionali, la Rosa Bianca ci sarà.