Un’Assemblea per IL ritorno dei volti

Milano, 25 aprile 2022: data e luogo simbolici per la convocazione dell’Assemblea della Rosa Bianca. Dopo due anni di incontri svoltisi prevalentemente a distanza, ritrovarsi in presenza per festeggiare la Liberazione e dare un nuovo impulso all’associazione è stato emozionante. Tornano i volti, si abbracciano i corpi. E i volti degli amici riempiono la vita, come ci ha ricordato Paolo Pizzichini.

La vita delle associazioni è come quella delle persone: prima si corre in modo frenetico e poi ci si ferma per riprendere fiato; riflettere e custodire le proprie radici è sempre necessario per ripartire. I drammi del nostro tempo, prima la pandemia e poi l’escalation bellica, interrogano profondamente gli uomini e le donne del nostro tempo; come emerso dall’assemblea, anche la Rosa Bianca vuole offrire il proprio contributo di idee al dibattito politico – culturale che oggi è troppo spesso estremizzato su posizioni non dialoganti.

Ripartendo dagli ideali di pace, giustizia e libertà e sempre ancorata ai valori della sinistra cristiana, l’assemblea della Rosa Bianca ha visto il succedersi di numerosi interventi da parte dei partecipanti (circa cinquanta persone provenienti da diverse ragioni italiane).

La giornata si è aperta con un ricordo di David Sassoli da parte di Roberto d’Ippolito, che ci ha ricordato come Sassoli non fosse solo l’uomo gentile, ma un politico europeista autorevole e deciso; forse anche per questa ragione, nell’aprile del 2021 fu inserito tra le “personalità non gradite” a Putin. Durante la crisi pandemica Sassoli è stato in grado di far funzionare il Parlamento europeo e si è mobilitato perché l’Unione Europea investisse ingenti risorse nella ripresa economica.      

Il presidente uscente, Fabio Caneri, che si è preso cura dell’Associazione con generosità e impegno indefesso, ricoprendo diversi ruoli per quasi trent’anni, ha illustrato le numerose iniziative realizzate nei mesi passati: incontri nelle scuole, dibattiti, pubblicazione di testi di approfondimento e seminari con esperti.

Il dibattito pomeridiano si è aperto con un intervento di Fulvio De Giorgi che nel corso dell’assemblea è stato eletto, sulla base del nuovo Statuto approvato a larga maggioranza, co-presidente insieme a Celestina Antonacci, la quale si occuperà dei rapporti internazionali e offrirà il proprio contributo giuridico per la riorganizzazione interna.

De Giorgi ha affermato che la Rosa Bianca è una piccola associazione, una “realtà di biografie” e ha richiamato l’importanza di creare un clima mite nelle relazioni, costantemente basato sul confronto tra le persone, e di creare una cultura politica nuova, mediante la creazione di ponti con le nuove generazioni.

Le varie voci che si sono alternate nel dibattito hanno sottolineato l’importanza di essere inclusivi nella Rosa Bianca: è necessario infatti confermare la fiducia, proponendo luoghi di comprensione reciproca e realizzando forma creative di restituzione di ciò che è stato ricevuto in dono, come suggerito da Lisa Xausa.

L’auspicio per il futuro della Rosa Bianca è che, nel solco del pluralismo che ha caratterizzato le sue origini, sia un luogo fecondo di confronto, nel quale le intense minoranze interne siano rispettate pienamente, alla ricerca di sentieri che possano condurre a nuove forme di resistenza non violenta nonché di mediazione internazionale, per la piena tutela della vita umana e per lo sviluppo, autenticamente sostenibile, del pianeta terra.

Luisa Broli