( 4 febbraio 1906, Breslavia – 9 aprile 1945, Flossenbürg)
«Comprendete l’ora della tempesta e del naufragio, è l’ora della inaudita prossimità di Dio, non della sua lontananza. Là dove tutte le altre sicurezze si infrangono e crollano e tutti i puntelli che reggevano la nostra esistenza sono rovinati uno dopo altro, là dove abbiamo dovuto imparare a rinunciare, proprio là si realizza questa prossimità di Dio» (da Le tempeste della vita di Dietrich Bonhoeffer)
Il 24 marzo 1980 veniva ucciso a San Salvador mons. Oscar Romero. Riportiamo il suo ricordo di Paolo Giuntella pubblicato nel primo numero della rivista “Il Margine” (n.1 /1981).
di Paolo Giuntella
Oscar Arnulfo Romero: un nome, è asprissimo doverlo ammettere, già dimenticato, inciso indelebilmente in poche carni. Il suo paese e i suoi contadini gli sopravvivono devastati, fra i cadaveri calpestati dai militari, dai miliziani. Eppure è stato un vescovo ucciso in chiesa al momento dell’elevazione: ma i primi a dimenticarlo sono già i cattolici, la sua Chiesa cui fu sempre serenamente fedele, fino al martirio.
In questi giorni siamo tutti chiamati a confrontarci e, in certo modo, a riconciliarci profondamente con la nostra umanità. Perlopiù, almeno nella nostra sensibilità e cultura occidentale, quando facciamo ricorso a questa parola <umanità>, siamo soliti farlo in modo assai solenne e talvolta presuntuoso. Evochiamo questa preziosa parola, in cui ci riconosciamo, per distinguerci dalle altre creature viventi, nel senso di una eccellenza che diamo per scontata e per acquisita. In realtà, questa parola rimanda radicalmente a quell’humus da cui siamo stati tratti e verso cui siamo chiamati a ritornare con serenità, dopo aver percorso il nostro cammino di umanità. La caratteristica più propria della nostra dignità umana è la consapevolezza della nostra realtà che dovrebbe generare sempre l’humilitas. L’umiltà è propria delle persone umane degne di questo nome.
Il testo della riflessione completa è disponibile a questo link
Rispettare la “distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Come in autostrada rispettiamo la distanza di sicurezza tra
i veicoli per evitare uno scontro, una collisione, nel caso di una frenata
improvvisa.
Ora la distanza è divenuta “interpersonale”.
A qualcuno pare insopportabile. Non c’è da stupirsi. Gli esseri umani amano il contatto. Si possono riprodurre soltanto unendosi. La sopravvivenza della specie – così è stato almeno per millenni, ora le tecnologie riproduttive consentono anche la fecondazione a distanza, ma distanti sono gli individui, perché il seme e l’ovulo alla fine devono pure incontrarsi e toccarsi – è legata all’incontro.
Una storia veramente toccante di una relazione essenziale che intreccia vite e vicende storiche nel tragico panorama algerino degli anni ’90.
Pierre Claverie, vescovo
cattolico di Orano, e Mohamed Bouchikhi, il suo autista, un legame umano che li
ha portati a condividere, lucidamente, il martirio senza mai abbandonare il
loro popolo.
Pierre, nato in Algeria da buona
famiglia francese, non recide mai il legame con quello che ha sempre ritenuto
il suo popolo che lo ricambia in questo legame ‘essenziale’ e lo riconosce.
(18 luglio 1921, Vienna – 29 gennaio 1945, Monaco-Stadelheim)
Non aveva conosciuto gli autori dei fogli della Rosa Bianca, ma quando gli capita tra le mani il sesto e ultimo volantino contenente l’invito alla resistenza nonviolenta contro il nazismo decide con la fidanzata Marie Luise Jahn di riprodurre nuove copie con la macchina da scrivere e di distribuirle ad Amburgo ed in altre città. Avendo conosciuto la sorte dei fratelli Scholl, di Christob Probst e degli altri componenti del gruppo condannati a morte per alto tradimento aggiungono di loro pugno al testo del volantino “𝘌 𝘪𝘭 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢 𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰!”.
La Rosa Bianca di Pisa sostiene con convinzione la mobilitazione che, partita dagli USA, si sta diffondendo nel mondo per chiedere pace ai nostri governanti. Sabato 25 gennaio si svolgerà anche nella nostra città un momento pubblico e noi saremo presenti con le organizzazioni sociali (a partire da ARCI, ANPI, CGIL e col comitato “Pisa contro la guerra”), le associazioni e le forze politiche.
il seguente articolo è stato pubblicato sulla rivista Il Margine 7-8 (2019). Al seguente link sono disponibili le info per gli abbonamenti alla rivista.
di Massimo Giuliani
La senatrice a vita Liliana Segre è stata nelle ultime settimane al centro dell’attenzione mediatica per due ragioni.
articolo pubblicato su Il Trentino del 12 dicembre 2019
di Vincenzo Passerini
Sul presepe, accanto alla capanna dove, privati di ogni altra accoglienza, hanno trovato rifugio Maria, Giuseppe e il Bambino, metteremo quest’anno sette pensieri di altrettanti
testimoni e autori, tratti da libri che vale la pena leggere o rileggere. Gli
ospiti della capanna, presto perseguitati dal potere e costretti a fuggire dal
loro paese, ben comprenderanno.