intervento di Albertina Soliani alla scuola estiva della Rosa Bianca
Grazie, amici, di queste ore che vivremo insieme.
Ricordo di essere stata un’altra volta con voi, una trentina d’anni fa, credo a Brentonico.
Oggi sono venuta qui da Casa Cervi. Si trova tra Reggio Emilia e il Po. Vengo dalla terra dei Campi Rossi, dove i Cervi sono approdati negli anni ’30 come affittuari. 7 fratelli, 2 sorelle, nuore, nipoti. Due genitori, Alcide e Genoeffa. Una comunità, robusta, unita, vivace. Con radici cattoliche. La madre sapeva leggere. Di sera, nella stalla, leggeva la Bibbia e libri come La madre di Gor’kij. Erano antifascisti, perché umani. Poi Aldo incontra in carcere gli antifascisti comunisti.
Lavorano la terra, sono innovatori. Vogliono cambiare l’agricoltura e poi capiscono che si deve cambiare la storia. Sono i primi a comprare il trattore, e con il trattore portano a casa un mappamondo. Così li portano nei campi, il trattore e il mappamondo, oggi il simbolo di Casa Cervi. Continua la lettura di Una semina per la terra e la storia