Carissima, carissimo,
la scorsa settimana abbiamo vissuto momenti intensi e significativi nell’ambito delle iniziative proposte a Brescia per ricordare i ragazzi della Weisse Rose tedesca. L’iniziativa, promossa dalla Cooperativa Cattolico-Democratica di Cultura di Brescia, è stata animata da diversi interventi interessanti e da una buona partecipazione. All’iniziativa ha collaborato intensamente e attivamente Marta Perrini, tra l’altro autrice del testo “Rosa Bianca – la sfida della responsabilità” (ed.EPOC). In diverse giornate è stato rappresentato lo spettacolo teatrale del Teatro Stabile di Bolzano sulla Rosa Bianca elaborato a partire dal testo di Lillian Groag.
In quella cornice è stato presentato mercoledì 9 aprile in anteprima nazionale in un’affollata liberia dell’Università Cattolica il nuovo libro della casa editrice il Margine “la Rosa Bianca non vi darà pace, abbecedario della giovane resistenza”, di Paolo Ghezzi.
A dialogare con Paolo Ghezzi nell’ambito di uno scambio vivace e appassionato erano presenti anche il figlio del prof. Kurt Huber, Wolfgang Huber e Anselmo Palini (autore di una recente pubblicazione per la editrice Ave su Marianella Garcìa Villas).
Questo nuovo libro offre l’occasione per ripercorrere la storia dei ragazzi della Weisse Rose, da diverse angolazioni, a cominciare dai racconti dei testimoni, dai ritratti biografici e dalla riscoperta di significati di parole chiave che hanno ispirato i testi dei volantini e l’azione del gruppo. L’abbecedario passando da Amicizia a Inquietudine, da Dio a Resistenza attraverso giustizia, pace, responsabilità può rappresentare un “manuale della buona battaglia per le giovani generazioni di ogni tempo”
Il prezzo di copertina è di € 15 (sul sito della casa editrice “Il Margine” su www.il-margine.it il libro è scontato del 15%)
Abbiamo avviato la preparazione della prossima scuola di formazione della Rosa Bianca, che si svolgerà presso il convento di Terzolas (Val di Sole) in Trentino dal 27 al 31 agosto.
Il titolo di quest’anno sarà “Ri-amare la politica”, convinti che sia necessario riscoprire le radici del vivere comune, rimuovere lo “spread” di cittadinanza e costruire percorsi, prassi di condivisione, inclusione e partecipazione. Stiamo ancora contattando i relatori. Dettagli sul programma verranno resi disponibili nelle prossime settimane (controllare il sito per aggiornamenti).
Padre Dalmazio Mongillo in un seminario di spiritualità tenuto a Roma nel marzo del 1995 ci aveva consegnato una immagine legata al discorso delle Beatitudini in Matteo: la vita in Dio è iniziata nella Pasqua del Signore, in Cristo la beatitudine è diventata prerogativa umana. Chi cammina nella strada della beatitudine sperimenta subito un modo diverso.
A ciascuno e a ciascuna l’augurio di scoprire di essere raggiunti da un amore smisurato di cui in questi giorni è pieno di segni la Parola e la Liturgia (il lavaggio dei piedi, il Crocifisso, gli incontri con il Risorto) e che la tristezza in cui molte volte ci sentiamo avvolti non permetta di raffreddare la gioia delle Beatitudini.
«La via di cui sperimentano la bellezza le persone che vivono in grazia e che, in sincerità di cuore, pregano “Padre nostro“, non è astratta, non è impercorribile, non è meta irraggiungibile. Questa bellezza diventa coinvolgente man mano che cresce il legame alle Persone divine e umane nella vita quotidiana vissuta con lo sguardo fisso in Gesù che prende su di sé e perdona il peccato del mondo.»
Da “Per lo Spirito in Cristo al Padre – Meditazione sulla comunione con le Persone divine” di padre Dalmazio Mongillo – ed. Qiqajon
Buona Pasqua
Fabio Caneri