La Rosa Bianca italiana

La Rosa Bianca è un’associazione liberal e personalista di cattolici per l’educazione alla politica e alla democrazia che ha preso nome e ispirazione dal gruppo di studenti antinazisti (Die Weiße Rose) che si opposero in modo non violento al regime di Hitler, pagando con la vita questa scelta coraggiosa.

 

La memoria della Weisse Rose, le idee, le parole, l’azione politica di resistenza non violenta, il coraggio fino al martirio degli studenti di Monaco hanno affascinato ed affascinano generazioni di giovani europei.

In Italia il nome della Rosa Bianca è stato fatto conoscere sia attraverso il racconto diretto di alcuni genitori che segnati dalla tragedia nazista, come nel caso Vittorio Emanuele Giuntella, padre dell’ispiratore della nascita della Rosa Bianca italiana Paolo Giuntella, consegnarono insieme al ricordo dei campi di sterminio e di lavoro, anche la memoria viva dei pochi dolorosi tentativi di resistenza, oppure attraverso qualche saggio consiglio di lettura come quella delle rare prime edizioni tradotte sulla vita dei fratelli Scholl.

La Rosa Bianca sceglie di diventare una comunità di vita politica, prima ancora che un’associazione, scrive un decalogo di comportamento, propone una piccola regola riassunta nei tre consigli: povertà di potere, castità di intenti, obbedienza ai bisogni reali dei poveri.

La Rosa Bianca promuove:

  • scuole di formazione politica: si svolgono dal 1981 e hanno visto la partecipazione di testimoni e maestri del nostro tempo, leaders politici, teologi e studiosi di primo piano;
  • seminari di spiritualità: sono finalizzati all’approfondimento dell’intuizione della radicalità evangelica, a partire dalla Parola di Dio e all’incontro con testimoni del nostro tempo;
  • iniziative a livello locale: sono dedicate alla formazione su temi sociali e politici, alla spiritualità dell’impegno civile e all’animazione del territorio.

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