Bellezza e senso della persona

l’economia tra alienazione e compimento

di Carlo Benetti , ediz. Agorà & co

Attraverso l’immagine del labirinto l’autore affronta i mari agitati dei mercati finanziari e dei processi che regolano l’economia. Riferimenti come Eco e Narciso, il Maelstrom di Edgar Alan Poe e l’età dell’iper-incertezza non vengono posti come racconti onirico della nostra realtà, ma per porre le basi di un percorso che Carlo Benetti propone al suo lettore affrontando l’origine delle disuguaglianze, piuttosto del mondo dei mercati finanziari.

Senza comprendere da dove veniamo, le transizioni che hanno segnato la nostra epoca (ecologica, demografica e tecnologica) non è possibile comprendere ciò che ci accade intorno. L’autore nonostante il quadro di severa incertezza, in maniera posata, parla anche degli aspetti positivi della finanza e di una necessità di un’etica dell’economia. Egli osserva come «si può parlare quanto si vuole di modelli di crescita e di regole economiche ma la primazia resta della politica […] se osserviamo il tracollo della politica e del suo linguaggio, non solo in Italia, si comprende lo sbandamento della società e le contraddizioni dei percorsi di sviluppo. Il futuro non è più quello di una volta, le paure fanno trovare un confortevole rifugio nel linguaggio identitario, nella ridotta del ‘noi’ opposto a ‘loro’. Ma la tradizione di tutte le politiche di promozione del benessere è, al contrario, quella dell’inclusione, della valorizzazione delle diversità, un tratto comune al pensiero liberale di Einaudi e Dorso e alla tradizione cattolica sociale di De Gasperi, Dossetti, Moro. La bellezza che salverà il mondo è anche nella partecipazione delle persone alla vita politica e nella ‘politica generativa’ di cui scrive Guglielmo Minervini, ovvero quella politica». Sono le ragioni della speranza che nonostante le difficoltà possono far fiorire le ‘buone pratiche’ con cui si conclude il testo. Un libro appassionante che affronta il complesso mondo dell’economia, che vuole informare, ma anche ragionevolmente orientare ad una speranza possibile.