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Siamo sul baratro della guerra totale

Bologna, Rete dei movimenti cattolici ed ecumenici contro le armi nucleari ha incontrato il Presidente della Cei

«La pace non è un fatto dei cattolici. Dobbiamo rilanciare il dibattito pubblico, in questo momento storico in cui ci stiamo avvicinando al baratro della guerra totale. Portiamo nei dibattiti e ricordiamo al Governo le conseguenze che l’uso delle armi atomiche potrebbe avere in particolar modo sulle città».

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𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮

«Coltivare la memoria è un vaccino prezioso contro l’indifferenza» (Liliana Segre)

«L’indifferenza, sì. A volte, quasi sempre, è più grave della violenza. … L’indifferenza è complice. E’ quella che ha fatto dire a milioni di persone in tutta Europa: “Ma io non lo sapevo! Io non avevo capito!”

La solitudine del perdente, la solitudine del malato, del povero, dell’emarginato, è lì che scatta l’indifferenza.

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I cattolici pessimisti sono una bestemmia vivente

di Paolo Giuntella (dell’1 gennaio 2002)

Caro amico, tu mi dici, come si fa ad avere speranza in tempi come questo? Tempi di guerra, di terrore, letteralmente, di opposti fondamentalismi, di razzismi, di lavoro e sentimenti precari, di disuguaglianze e ingiustizie? Come si fa a sperare e chi continua, spes contra spem, a sperare? E soprattutto, cosa spera la gente?

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Sta avanzando un “nuovo cristianesimo” postscristiano

Ripubblichiamo un articolo di Paolo Giuntella, con spunti ancora attuali di riflessione sul cristianesimo e il nostro tempo.

di Paolo Giuntella  (da “Europa” del 5-11-2004)

Gli ottimi articoli di Giuliano Amato (lunedì 1 novembre) e l’editoriale di qualche settimana fa di Ezio Mauro su Repubblica hanno avuto il merito di porre un problema che molti cattolici, non solo intellettuali ma anche semplici credenti praticanti impegnati, da tempo avvertono in modo sempre più inquietante. Sta avanzando un “nuovo cristianesimo” postcristiano, cioè disancorato dalla parola di Dio, dalla Bibbia e dalla storia della chiesa e delle chiese.

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Violenza contro le donne

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fissata per oggi 25 novembre 2022, la Rosa Bianca italiana vuole condividere il video realizzato dall’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne (O.I.V.D.), nato per mettere a fuoco il nesso tra violenza e religioni, al fine di eliminarla alla radice, in una ricerca e azione condivisa, pur mantenendo i vari percorsi di fede. ( www.oivd.it)

L’Osservatorio, con tante altre associazioni del movimento femminista a livello mondiale, pone all’attenzione di tutti lo scandalo del sessismo, ancora oggi presente nel mondo, che porta ingiustizia profonda di classe, razza, orientamento sessuale, religione, opportunità sociale e personale.   

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Un appello al bando delle armi nucleari

Diciamo No alle armi nucleari
e SÍ a forti gesti di pace e di dialogo

Il testo seguente è stato sottoscritto dai presidenti delle realtá cattoliche e dai movimenti ecumenici. (Il documento è anche disponibile in formato pdf).

 “Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace. Fare la pace è la sua vocazione” (Primo Mazzolari).

A pochi giorni dalla grande manifestazione per la pace del 5 novembre a Roma e uniti a Papa Francesco, offriamo questo contributo di riflessione al dibattito e al confronto in corso sul drammatico problema della guerra e sulla necessità di avviare concreti percorsi di pace.

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Europe for Peace

La Rosa Bianca aderisce alla
manifestazione Europe for Peace del 5 novembre 2022.

𝗟’𝗼𝗺𝗯𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗮𝘁𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼

La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.

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Le vittime di guerre e conflitti ci interpellano

di Giovanni Lattarulo

Nelle giornate 1-2 Ottobre 2022 nel Centro Mariapoli “Chiara Lubich” nel Comune di Cadine (TN) si è tenuto l’ incontro di informazione e formazione dal titolo “Le vittime di guerre e conflitti ci interpellano – L’imperativo della costruzione di un nuovo ordine mondiale”.

L’incontro si è svolto con la partecipazione di circa trenta persone in un clima di forte condivisione nella tradizione delle scuole di formazione della “Rosa Bianca”.

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Spunti per un discernimento politico

un testo sottoscritto da cinquanta personalità cattoliche in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022 .

Alla vigilia delle imminenti elezioni si è riaperta una vecchia disputa intorno al peso/rilevanza dei cattolici nella politica italiana. Non ci è dato qui di tematizzare la questione. Ci limitiamo a marcare le distanze da due opposti approcci: quello di chi coltiva una sterile nostalgia per un tempo rappresentato (assai approssimativamente) come segnato dalla “egemonia cattolica” e comunque da una sostanziale unità politica dei cattolici, oggi non più riproponibile; o quello di chi, all’opposto, teorizza la pratica insignificanza di una ispirazione cristiana nell’azione politica. Ci riconosciamo semmai nel cenno riservato alla questione da parte del cardinale Parolin, secondo il quale la politica vanta una sua autonomia che va onorata e dunque i cattolici, come singoli o come gruppi, possono e devono liberamente e laicamente aggregarsi su base politica (non confessionale) senza tuttavia rinunciare – così Parolin – a una loro originale istanza profetica. La quale, sia chiaro, può generare orientamenti politici e militanze diverse. A ben vedere non tutti compatibili con una pregnante ispirazione cristiana. Quanto segue, dunque, non vanta pretese di esclusività, ma riflette solo il punto di vista dei soggetti sottoscrittori.

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Le vittime di guerre e conflitti ci interpellano

L’imperativo della costruzione di un nuovo ordine mondiale

Incontro di informazione e formazione, Cadine (TN)
1-2 ottobre 2022

La nuova fase del conflitto Russia – Ucraina iniziata il 24 febbraio di quest’anno con una violenta aggressione voluta dal regime di Putin, al potere dal 1999, si inserisce in un contesto storico caratterizzato dall’emersione negli ultimi decenni di situazioni di crisi sullo scenario internazionale in un processo di deterioramento della convivenza a livello mondiale.
Pensiamo ad esempio alle guerre degli anni ‘90 nei Balcani e nella ex Jugoslavia, al genocidio nel Rwanda sviluppatosi  dal mese di Aprile al mese di Luglio del 1994, alla persistente situazione di conflitto in Siria sorta  a seguito degli eventi della Primavera Araba.        
L’incontro di informazione e formazione, promosso nel solco della tradizione delle scuole della Rosa Bianca, si propone di sviluppare una riflessione sulle possibili prospettive di cambiamento in grado di promuovere processi reali di pacificazione nel contesto globale.

La locandina è disponibile qui.

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