L’8 e il 9 Giugno p.v. si svolgeranno cinque referendum che potranno condurre a importanti cambiamenti nel nostro sistema normativo. La Rosa Bianca invita innanzitutto a non astenersi, ma ad esercitare il diritto-dovere del voto. La partecipazione della maggioranza degli aventi diritto al voto è infatti necessaria per dare validità all’esito del referendum. La Rosa Bianca invita inoltre a votare SI per ciascuno dei cinque referendum proposti.
Dopo la morte di papa Bergoglio, il 21 aprile, si è sviluppato un “assordante chiacchiericcio” degli ambienti anti-Francesco, tra giornali (e dibattiti televisivi), social e siti Internet, tendenti a sostenere tre tesi: primo, la Chiesa è divisa; secondo, la linea magisteriale del papa defunto era sbagliata, ha reso insignificante il cattolicesimo nell’arena pubblica e sta portando la Chiesa cattolica allo sbaraglio; terzo, il sentimento “tradizionalista”, freddo se non ostile verso Bergoglio, è popolare e maggioritario tra i fedeli.
La rivista Appunti di cultura e politica ha creato un fascicolo speciale in formato digitale in cui ha raccolto i migliori articoli dedicati alla guerra e alla ricerca della pace proposti negli ultimi due anni: Il ritorno della guerra, l’urgenza della pace.La guerra è una possibilità tragica, ma non è un destino senza alternative.
È scaricabile gratuitamente la versione digitale dalla pagina
Lettera di D.M.Turoldo al card. Carlo Maria Martini
30 settembre 1985
Eminenza,
Le chiedo un attimo di tempo e pazienza. Non posso non scriverLe in merito alla celebrazione dei “Preti nella Resistenza” alla sala dei Congressi dell’Unione Commercianti e Turismo di Milano.
Il mio stato d’animo è, si, di gioia e gratitudine per quei giorni vissuti da sacerdoti e cristiani (in vero, non tanti quanti ora si tende a far credere); e per l’iniziativa da Lei voluta, opportuna e doverosa.
un autorevole richiamo di Padre David Maria Turoldo
a cura di Claudio Consonni
Giunge ancora a noi l’autorevole richiamo alla vigilanza di Padre David Maria Turoldo (Coderno del Friuli, Udine 16 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992): non si tratta di un generico appello “antifascista” ma di un più profondo e completo risveglio della memoria civile da parte di un Padre Servo di Maria che nel quarantennale della Liberazione stava riscontrando quali rischi già si stavano correndo.
Messaggio alla Città nella Solennità di Sant’Abbondio
Illustri Autorità, cristiani di Como e fedeli di altre Confessioni, donne e uomini tutti di buona volontà, cari amici. Anche quest’anno, come è ormai tradizione, alla vigilia della festa del nostro Patrono ci raduniamo per riflettere sul nostro vivere insieme come cittadini. Vorrei condividervi qualche pensiero che nasce in me dall’ascolto della realtà e dal confronto con alcune persone, a vario modo qualificate a proporre letture e soluzioni per una Comunità più umana e fraterna.
Ripubblichiamo il testo scritto dal prof. Nicolò Lipari in cui affronta il confronto tra tecnica e politica per uno sguardo a “lungo raggio”.
1. Nessuna stagione al pari di quella che stiamo vivendo ha mai segnato un così vistoso distacco tra politica e tecnica, intesa la prima come organizzazione della pluralità in una razionale convivenza dei diversi in termini di almeno relativa eguaglianza e la seconda come utilizzazione necessaria, ancora una volta in chiave di razionalità, di tutti gli strumenti (economici, giuridici, scientifici) idonei a realizzare, nelle contingenze date di tempo e di luogo, le prospettive di un ordinato equilibrio sociale.
L’associazione Rosa Bianca, ricorda con affetto il prof. Nicolò Lipari, nel suo impegno civile per il diritto ed il rinnovamento delle istituzioni.
Nato a Trapani nel 1934, Nicolò Lipari, è stato avvocato, docente presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”. Impegnato con passione su cittadinanza e diritti e nel processo di rinnovamento della politica, è stato tra i fondatori della “Lega Democratica”. Ha accompagnato fin dall’inizio il percorso della Rosa Bianca in Italia.
L’ appello per la Pace è rivolto ai governi, ai rappresentanti delle istituzioni e, soprattutto, ai candidati alle prossime elezioni europee. E’ sottoscritto anche da Rosa Bianca.
Ci siamo incontrati in questi giorni a Trieste per riflettere sul tema della prossima Settimana Sociale, dal titolo “Al cuore della democrazia”, e abbiamo condiviso l’urgenza di rivolgere insieme un appello accorato per la Pace ai leader dei Governi, ai rappresentanti delle istituzioni e in particolare a coloro che si candidano a guidare l’Unione Europea. Emerga con decisione un impegno condiviso per una Pace fondata sul riconoscimento dell’infinita e inalienabile dignità della persona.