La rosa bianca. La resistenza al nazismo in nome della libertà

«Meriteremmo di essere dispersi per il mondo, come polvere al vento, se non ci sollevassimo in questa ultima ora, ritrovando finalmente il coraggio che ci è mancato fino ad oggi». (dal terzo volantino della Rosa Bianca, luglio 1942, testo di Hans Scholl e Alexander Schmorell)

E’ ora disponibile la nuova edizione del libro

La rosa bianca. La resistenza al nazismo in nome della libertà
di Paolo Ghezzi (ediz. San Paolo , nuova edizione 2023)

E’ la storia del gruppo di resistenza antinazista Rosa Bianca, le cui vicende culminarono ottant’anni fa con il processo e l’assassinio dei suoi componenti, un gruppo di giovani universitari tedeschi ed un professore che si erano opposti al regime di Hitler in nome della libertà.

L’impegno di Sophie ed Hans Scholl, di Christoph Probst, di Alexander Schmorell e di Willi Graf, del professor Kurt Huber, insieme a quella di Hans Leipelt e di altri resistenti che avevano condiviso la scelta di “non tacere” di fronte all’oppressione è ancora oggi un appello alla coscienza ed alla libertà. Una testimonianza nonviolenta contro le indifferenze sempre presenti nella storia.

L’autore ha conosciuto testimoni e familiari del gruppo della Weisse Rose e ci restituisce un volto e la pregnanza delle scelte che ancora oggi rappresentano un fiore contro la disumanità e contro le guerre.

«La memoria continua a ingarbugliare la coscienza dell’Europa. Che commemora Sophie Scholl, il cuore tenero e lo spirito inflessibile. Ma non si sente troppo coinvolta dai morti nel Mare nostrum e dai muri e fili spinati in Europa e in Medio oriente. Solo l’aggressione putinista all’Ucraina, con i connessi crimini contro l’umanità, ha risvegliato, a fine febbraio 2022, l’Europa dal torpore».
«I proclami nazionalrazzisti del nuovo zar di Mosca sono pericolosamente simili alla propaganda hitleriana contro gli slavi “Untermenschen”, esseri umani inferiori». (dalla conclusione di Paolo Ghezzi)