Archivi categoria: Senza categoria

Appello: L’Italia deve dire basta!

L’Italia deve chiedere all’Onu l’immediato riconoscimento della Palestina come Stato membro delle Nazioni Unite e impegnarsi a fornire sostegno politico, operativo e finanziario all’attuazione del Piano “due Stati per due Popoli”.

dalla Marcia della pace di Assisi del 10 dicembre 2023

APPELLO

L’Italia deve dire basta!
E deve riconoscere lo Stato di Palestina.

Continua la lettura di Appello: L’Italia deve dire basta!

LA DEMOCRAZIA CHE SOPRAVVIVE IN ISRAELE NELLA STAMPA LIBERA

di Gideon Levy

Chi vede l’inutile prosecuzione della guerra e le dimensioni delle uccisioni e delle distruzioni nella Striscia di Gaza, chi vuole porre fine alle sofferenze disumane di oltre due milioni di esseri umani deve sperare, anche se solo nel profondo del cuore , che la Corte internazionale di giustizia dell’Aia emetterà un provvedimento provvisorio ordinando la sospensione delle operazioni militari israeliane nella Striscia.

Non è facile per un israeliano desiderare un’ordinanza del tribunale contro il suo paese che possa anche portare a misure punitive nei suoi confronti, ma esiste un altro modo per fermare la guerra?

Continua la lettura di LA DEMOCRAZIA CHE SOPRAVVIVE IN ISRAELE NELLA STAMPA LIBERA

Martini e il Medio Oriente: profezie per l’oggi

Interventi di Carlo Maria Martini
brani scelti da Marco Vergottini per la rivista Il Regno

Intercedere

• Intercedere non vuol dire semplicemente «pregare per qualcuno», come spesso pensiamo. Etimologicamente significa «fare un passo in mezzo», fare un passo in modo da mettersi nel mezzo di una situazione.
Intercessione vuol dire allora mettersi là dove il conflitto ha luogo, mettersi tra le due parti in conflitto. (…)

Continua la lettura di Martini e il Medio Oriente: profezie per l’oggi

Dare corpo ad un nuovo umanesimo.

Riportiamo di seguito il discorso di Papa Francesco presso il memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare, tenuto a Marsiglia, il 22 settembre 2023.

Cari fratelli e sorelle,

grazie per essere qui. Dinanzi a noi c’è il mare, fonte di vita, ma questo luogo evoca la tragedia dei naufragi, che provocano morte. Siamo riuniti in memoria di coloro che non ce l’hanno fatta, che non sono stati salvati. Non abituiamoci a considerare i naufragi come fatti di cronaca e i morti in mare come cifre: no, sono nomi e cognomi, sono volti e storie, sono vite spezzate e sogni infranti. Penso a tanti fratelli e sorelle annegati nella paura, insieme alle speranze che portavano nel cuore. Davanti a un simile dramma non servono parole, ma fatti.

Prima ancora, però, serve umanità, serve silenzio, pianto, compassione e preghiera. Vi invito ora a un momento di silenzio in memoria di questi nostri fratelli e sorelle: lasciamoci toccare dalle loro tragedie. [momento di silenzio]

Continua la lettura di Dare corpo ad un nuovo umanesimo.

Alex Schmorell: il mio obbligo interiore all’azione

Alexander Schmorell nasce il 16 settembre 1917, a Orenburg, in Russia, dove verrà battezzato secondo il rito della chiesa russo-ortodossa.

Muore il 13 luglio 1943, a 26 anni, condannato alla decapitazione.

Di padre tedesco e di madre russa, Natalija Petrovna, che lo lascerà orfano ad appena due anni, Alex cresce imparando la lingua russa e verrà educato nella religione materna, grazie alla sua bambinaia, la Nanja.

Nel novembre del 1938 si iscrive alla facoltà di medicina che frequenterà in parte ad Amburgo e poi a Monaco, dove conoscerà e farà amicizia con Hans Scholl.

Il conflitto di coscienza tra il giuramento di fedeltà ad Hitler e la sua identità di figlio della grande Russia è uno degli elementi decisivi della sua progressiva dissociazione dal nazismo.

Continua la lettura di Alex Schmorell: il mio obbligo interiore all’azione

RIFLESSIONE sul RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO DI ASILO

Spunti di analisi e riflessione per la conoscenza e il pieno riconoscimento del diritto di asilo

di Giovanni Lattarulo

dati UNHCR

In base ai dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR – UNHCR nell’accezione in lingua inglese) alla metà dell’anno 2022 è stimata una presenza nel mondo di 103 milioni “sfollati”. Tale dato, come vedremo meglio più avanti, comprende la componente delle persone riconosciute come “rifugiate” o come titolari comunque di un diritto alla protezione, comprende le persone rifugiatesi in aree interne al proprio paese e coloro che rivestono lo status di richiedenti asilo la cui domanda di protezione è sottoposta a una valutazione da parte delle autorità del paese di destinazione.

Continua la lettura di RIFLESSIONE sul RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO DI ASILO

«Rompiamo il silenzio sull’Africa»

Appello di padre Alex Zanotelli* ai giornalisti italiani:

Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo

Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani, come in quelli di tutto il modo del resto.

Continua la lettura di «Rompiamo il silenzio sull’Africa»

La scomparsa di Giovanni Invitto

di Fulvio De Giorgi


Vi comunico la scomparsa di un nostro caro amico, Giovanni Invitto, che è stato anche relatore in alcune delle nostre Scuole.
Filosofo e docente universitario, Invitto ha costituito nel tempo un punto di riferimento per i cattolici di sinistra in Terra d’Otranto. Amico di Pedrazzi, di Mancini, di Ardigò, tra i fondatori della Lega Democratica, è stato un instancabile suscitatore di iniziative di base, coagulando collaborazioni e partecipando a iniziative collettive. Ricordo il Centro Peguy, con il suo bollettino, la pubblicazione più politica, l’associazione il Frantoio (con Gianni Giannotti). Personalmente, la mia amicizia con lui risale agli anni 80. Lo ricordo per la sua acuta capacità di analisi critica della società, della politica, della Chiesa.
Ai suoi familiari giunga il cordoglio della Rosa Bianca e mio personale.

Fulvio De Giorgi

Una tirannide da vincere con la forza dello spirito

Quest’anno ricade l’ottantesimo dell’uccisione dei giovani della Weisse Rose, li abbiamo ricordati il 18 febbraio scorso con un incontro on line. Come Rosa bianca italiana desideriamo, da qui a ottobre presentarli singolarmente con un breve ricordo:
Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber, Willi Graf, Hans Leipelt.

Prof. Kurt Huber
(24 ottobre 1893 – 13 luglio 1943)

Nasce a Chur in Svizzera, da genitori tedeschi, studia musicologia, psicologia e filosofia a Monaco.

Nel 1929 sposò Clara Schlickenrieder dalla quale ebbe due figli.[1]

In cattedra dal 1926, Huber è l’unico professore dell’università di Monaco che condivide la sorte dei suoi studenti resistenti della Rosa Bianca.

Continua la lettura di Una tirannide da vincere con la forza dello spirito