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La Pira profeta del dialogo, generatore di comunità

di Maurizio Certini

Ricordare La Pira – anche per chi  lo ha conosciuto personalmente e gli è stato amico –  non significa cullarsi nella nostalgia del passato, ma imparare e riflettere per valutare il presente e costruire il futuro.

Papa San Paolo VI, che fu amico di La Pira e lo aveva ospitato a Roma, nella sua casa, quand’era in fuga da Firenze ricercato dalla polizia fascista, sosteneva che ”La politica è la forma più alta della carità”.

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I fragili figli di un unico cielo

Una lettera aperta all’opinione pubblica da parte di diciannove tra i maggiori studiosi italiani di clima e ambiente. Con un messaggio forte e chiaro. Nel periodo drammatico che tutti stiamo vivendo c’è una una buona notizia: in confronto agli sforzi richiesti per la lotta al coronavirus, la lotta alla crisi climatica sarà molto, molto meno traumatica.

Lettera aperta

In confronto alla lotta al coronavirus, la lotta alla crisi climatica sarà molto meno traumatica

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Ciao Melania

E’ volata via, improvvisamente, Melania Ceccarelli di Pisa.

Molti di noi l’hanno conosciuta per aver animato con il suo entusiasmo, il suo sorriso e la sua capacità di coinvolgimento alcuni appuntamenti della Rosa Bianca.
Tutti ci siamo sentiti invitati e accolti.

La sua vitalità è riuscita a trasmetterla in diversi ambiti in cui ha saputo donare energie e passione.

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Lavoro ed economia ​gig

​L’itinerario della Rosa Bianca di Pisa: lavoro, società, digitalizzazione, economia, relazioni di genere nella modernità descritta dal sociologo britannico.

La lettura di Colin Crouch, docente emerito dell’Università di Warwick e dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, membro del ​Max Planck Institute for Social Research di Colonia, fornisce dati interessanti di grande attualità, specie rispetto alle ferite post Covid-19.

Tuttavia, una lettura troppo superficiale potrebbe apparire una litania semplicistica di affermazioni note: il lavoro cambia, serve flessibilità, la “tradizione” dei diritti deve cedere il passo ad una “innovazione”, asimmetrie e produttività vanno applicate al reddito, ​et cetera​. Di certo, il contributo di un autore di così consistente peso deve incrociarsi con intelligenza nei percorsi che scelgono di attingere alla singola opera: decontestualizzare determinate riflessioni, tentando operazioni di estrazione ed astrazione, sarebbe ipocrisia autentica. Perché parlarne?

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Alex Langer profeta d’ecologia, Varcatore di confini

dolceprofondo
Disegno tratto da “Il drago e l’agnello” di Giuliana Martirani

«La nostra civiltà ha bisogno di “disarmare” e di “digiunare” – altrimenti rompe ogni equilibrio ed impedisce ogni possibile giustizia e sviluppo durevole. Il pretenzioso motto olimpico del “citius, altius, fortius” (più veloce, più alto, più forte) che contiene la quintessenza della nostra cultura della competizione, dovrà urgentemente convertirsi in un più modesto, ma più vitale “lentius, profundius, dulcius” (più lento, più profondo, più dolce)» di Alex Langer

Il 3 luglio del 1995 ci lasciava Alexander Langer, costruttore di ponti, varcatore di confini.

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Le università possono essere aperte

Sulla situazione legata all’apertura delle università per il prossimo autunno il gruppo della Rosa Bianca di Pisa ha preparato un proprio intervento sull’argomento.

La Rosa Bianca di Pisa, comunità antifascista, personalista e democratica, raccoglie il dibattito sul ruolo dell’Università nel futuro segnato dalle cicatrici della pandemia e, nel rispetto dei ruoli pubblici, pone un punto di vista.
Il Rettore dell’Università di Pisa, prof. Mancarella, ha scritto di recente che l’Ateneo “ha una gran voglia di ripartire ed è pronta a farlo, ma (..) trovo irresponsabile e ingannevole lanciarsi in affermazioni in cui si afferma ‘tutti in aula’ da subito, senza spiegare come”.

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Ricordando Agnes Heller

Il 19 luglio 2019 ci lasciava Agnes Heller .

Sopravvissuta alla Shoah, è stata una delle voci più critica contro i totalitarismi del secolo scorso e di questo tempo.

Filosofa e autrice di diverse pubblicazioni, è intervenuta più volte ad incontri promossi dalla Rosa Bianca e dalla rivista Il Margine. 

Ci ha trasmesso in diverse occasioni la sua passione per l’amore, l’amicizia, la giustizia e la bellezza.

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Radicarsi nel nuovo

Con un gruppo di credenti appartenenti a diverse confessioni cristiane è maturata una valutazione spirituale, ecclesiale, socio-politica del tempo che stiamo vivendo.  
Dal lavoro è nato un testo: 
“Radicarsi nel nuovo“, un tentativo di lettura che parte da una realtà circoscritta (la Lombardia) per indirizzare alcuni spunti alle comunità e sollecitazioni per un impegno.

Siamo un gruppo di cittadine e cittadini appartenenti a diverse confessioni cristiane che in queste settimane segnate dalla pandemia da Covid-19 ha condiviso in maniera libera e pensata alcune riflessioni in questo tempo sospeso e difficile, con l’interiore convincimento che in esso ci fosse non solo fatica e sofferenza, ma anche dell’oro, pur nella consapevolezza che bisogna scavare per trovarlo.

Una pausa o una cesura?

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Fondata sul lavoro

di Antonio Coccia e Claudio Cortellese

L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro

In queste settimane si tende a riferirsi al dopo pandemia come una fase di ricostruzione e rinnovamento, che in parte si compara a quanto vissuto dopo la guerra e il fascismo.  Forse questo riferimento appare un po’ forzato, essendo la condizione del paese in quel tempo molto più difficile sia dal punto di vista sociale, che economico e politico.  Nonostante ciò, ci sono elementi interessanti che ci avvicinano a quel tempo, la riscoperta della politica, della solidarietà, la messa in discussione di modelli economici che hanno avuto importanti successi ma che forse non sono adeguati alla situazione, la volontà di discutere, a tanti livelli, il modello di sviluppo da qui in avanti, solo per citare alcuni aspetti.

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