D I F E S A S E N Z A G U E R R A
a cura di Enrico Peyretti
(Ultimo aggiornamento parziale e correzioni della bibliografia: 15 ottobre 2021)
Questo testo sostituisce i precedenti ed è sostituito dai successivi.
«Gli storicisti debbono riconoscere che sul piano storico non è vero che il nonviolento perde sempre e il violento vince sempre, se è vero che i partigiani giudei antiromani furono sopraffatti e venivano crocifissi, e solo si vendicò magnificamente su Cesare uno di questi crocifissi che era per la nonviolenza, e anche Spartaco e i suoi non vinsero affatto; mentre Gandhi ha vinto senza toccare un capello ai soldati inglesi e alle loro famiglie nell’India, e William Penn, quando si presentò con i suoi amici quaccheri ai pellirosse, e senza alcuna arma, i capi gettarono via le proprie armi, e sorse uno stato di pace, a differenza di tutti gli altri dell’America del Nord. Esistono vittorie senza violenza». Aldo Capitini, La nonviolenza oggi, Milano, Edizioni di Comunità 1962, ora in Aldo Capitini, Le ragioni della nonviolenza, Antologia degli scritti a cura di Mario Martini, Pisa, Edizioni ETS 2004, p. 136. «Esiste una storia della nonviolenza, che è anche la storia delle lotte contro la violenza degli “uomini irragionevoli”. È sorprendente che questa storia non abbia maggiormente attirato l’attenzione degli uomini “ragionevoli” che raccomandano e giustificano la violenza». Continua la lettura di bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente