L’articolo seguente è stato pubblicato il 29 aprile 2021 su “Die Zeit”, ed è stato tradotto da Umberto Lodovici.
Maximilian Probst
Nel giugno del 1942 almeno un centinaio di persone a Monaco di Baviera trova nella buca delle lettere un volantino firmato dalla Rosa bianca. I destinatari non sono casuali, sono borghesi e intellettuali che i giovani del gruppo di resistenza attorno ad Hans Scholl e Alexander Schmorell considerano i responsabili morali di una nuova Germania. Per sei mesi cercheranno di diffondere un messaggio di ribellione contro un regime che considerano intollerabile e suicida recapitando altri volantini. Negli ultimi due si rivolgono a tutti i tedeschi e, infine, agli studenti: forse saranno loro a risvegliare quel popolo di sonnambuli. Invece, non accade nulla; solo in pochi rispondono, ma tra questi c’è Sophie Scholl, la sorella di Hans, studentessa di filosofia e biologia, ventun anni, oltre alla sua lucida intelligenza, Sophie mette a disposizione le sue competenze organizzative maturate aiutando il padre, Robert Scholl, consulente fiscale ed energico sindaco di Ulma, ma anche obiettore di coscienza durante la Prima guerra mondiale.
Le associazioni del Centro Pace, Ecologia e Diritti Umani di Rovereto hanno preparato un documento in riferimento alla gravità della crisi in Ucraina
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La gravissima crisi tra Ucraina e Russia, che ha provocato una guerra da anni in corso, costata migliaia di vite umane e centinaia di migliaia di profughi, si sta aggravando. Non possiamo rimanere in silenzio.
Chiediamo al parlamento e al governo del nostro Paese di premere in tutte le sedi internazionali, Unione Europea e Nato in primo luogo, perché sia percorsa la via diplomatica e non quella della prova di forza che può sfociare in una guerra ancora più estesa e sanguinosa e in una invasione.
«Essere di “sinistra” oggi» e «Questione meridionale e rivoluzione dei comportamenti»: sono i titoli (che potrebbero essere riproposti pari pari oggi) delle due scuole di formazione politica organizzate nell’estate del 1983 in Trentino e in Sicilia dalla Lega democratica e dalla Rosa Bianca, anime del cattolicesimo democratico. Ad Acireale (Catania) si aprì con Sergio Mattarella, a Brentonico (Trento) con Achille Ardigò. Presiedette in entrambe le situazioni Paolo Giuntella.
La cultura politica di David Sassoli ha qui le sue radici. Qui nascono le rose bianche che hanno accompagnato il suo commiato, a Roma e a Strasburgo.
L’omaggio del Parlamento Europeo a David Sassoli ed al suo impegno per la democrazia, i diritti umani e la solidarietà , ci richiama la necessità di porre le basi per una nuova Europa.
Le rose bianche all’Europarlamento hanno ricordato a tutte e a tutti un tratto significativo del suo mandato quale Presidente del Parlamento Europeo fin dal suo insediamento ed in particolare la sua passione ed il suo impegno per una prospettiva europea nel solco dei giovani Sophie e Hans Scholl e degli altri giovani della Rosa Bianca e del loro impegno per la libertà, la pace e la nonviolenza, i quali operarono un atto di fiducia rivolto ad un’Europa, che ancora non conoscevano, per superare le chiusuredegli stati per strappare il mantello dell’indifferenza (come era denunciato nei volantini della Weisse Rose di Monaco preparati e diffusi tra il 1942 e il 1943).
amico dal cuore tenero e dallo spirito forte, dedichiamo ancora le parole di José Martì.
Hanno scadenzato i nostri passi e accompagnato le nostre vite. Grazie per la tua fedeltà, per la tua libertà, per il tuo buon coraggio, per la trasparenza del tuo sguardo, per la determinatezza del tuo impegno, per i tuoi abbracci, per il tuo sorriso avvolgente, per essere sempre stato con noi e… lo sarai per sempre!!
La morte del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è una notizia difficile da accogliere, per chi ha conosciuto la vitalità, la passione, l’impegno. Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo nonostante la prova della malattia, e anche in questo tempo, nell’Europa in cui sembrano tornare a prevalere scelte di muri da costruire e le indifferenze, ci ha ricordato la necessità di recuperare il volto e la dignità delle persone. A-rivederci David. E Grazie.
Riportiamo l’intervento di David Sassoli in occasione del centenario dalla nascita di Sophie Scholl.
Il 9 maggio 2021 è una data molto importante perché oltre ad essere l’anniversario della dichiarazione Schuman che ha dato avvio al processo di integrazione europea, sarà il centenario della nascita di Sophie Scholl che fu testimone e martire della resistenza anti-nazista.
E’ una figura simbolo dei valori della nonviolenza. Le idee e il coraggio e il senso di libertà di Sophie e degli altri studenti di Monaco hanno ispirato intere generazioni di europei perché attraverso i loro scritti la loro testimonianza riuscirono a interpretare una coscienza critica che si è ribellata davanti alle ingiustizie e alle barbarie.
Le ragazze e i ragazzi delle classi 5A e 5B del Liceo linguistico Sophie Magdalena Scholl di Trento hanno preparato al termine di un percorso di approfondimento una “Carta della Resistenza Civile”.
Seguendo l’esempio delle ragazze e dei ragazzi della Rosa Bianca, ci impegniamo a:
Non essere spettatori indifferenti di fronte ad una situazione di ingiustizia, ma agire per cambiare la situazione anche se non ci riguarda personalmente;
Uscire dalla “tranquillità esistenziale”: responsabilità e sensibilizzazione possono cambiare la mentalità delle nuove generazioni;
Essere consapevoli delle realtà europee ed internazionali nel rispetto delle diversità; istruirci per istruire: per ottenere la libertà devi conoscere;
Following the example of the White Rose resistance movement, we are committed to:
Studying history in order to critically scrutinise the present and not to invalidate the work of those who preceded us.
Not being indifferent spectators in the face of an unjust situation but, instead, to take action to change the situation, even if it does not concern us personally,
Anhand des Beispiels der Jungen Widerstandskämpfer der Weißen Rose setzen wir uns dafür ein, dass wir:
Die Geschichte kennen, um die Gegenwart kritisch zu interpretieren und um die Arbeit unserer Vorgänger nicht zunichte zu machen.
Nicht gleichgültige Zuschauer einer Situation der Ungerechtigkeit sind, sondern handeln, um sie zu ändern, auch wenn sie uns persönlich nicht betrifft.