E’ morto a Firenze l’11 marzo, dopo una lunga malattia Roberto D’Ippolito. Ha sostenuto con il suo impegno appassionato la Rosa Bianca e si è dedicato all’animazione culturale e politica, sia attraverso l’associazionismo che nell’ impegno istituzionale.
Lo ricordiamo con gratitudine e nella preghiera, condividendo una riflessione di Emmanuel Mounier: “L’angoscia, talvolta, si serve di noi(…) Ci sono dei momenti un cui anche i santi, improvvisamente dubitano di tutto: del loro amore e di Dio. Nessuna luce ci può essere data senza questa notte (…) Non si è veramente grandi… fino a quando la vita non ci mette alla prova rifiutandoci nettamente, senza appello, qualcosa cui si aspira con tutto il proprio essere”
Il messaggio accorato di papa Francesco per la pace nell’intervista rilasciata a Lorenzo Buccella, giornalista della Radio Televisione Svizzera (RSI)
La guerra in Ucraina e quanto sta accadendo tra israeliani e palestinesi, in particolare a Gaza, sono tra gli argomenti affrontati da Papa Francesco nell’intervista.
«Questa preghiera come ascolto della Parola di Dio, di tutta la Parola di Dio, versetto per versetto, è il grande regalo che abbiamo ricevuto da don Giuseppe Dossetti ormai più di trent’anni fa, e mai interrotto. Sono i fratelli e le sorelle della Famiglia di don Giuseppe a disporre ogni anno questo calendario, che nel percorso di tutte le Scritture prevede annualmente il cammino in uno dei quattro Vangeli. E per ogni anno prevede la lectio meditata di un libro dell’Antico Testamento, insieme ad altri testi degli apostoli. Così, piano piano, si compie l’intero ciclo dei libri della Bibbia. Quando si finisce, si ricomincia, verificando quanto sia vero che la Parola di Dio è antica e sempre sorprendentemente nuova.
Custodiamo nella preghiera e nella vicinanza alle Famiglie della Visitazione il ringraziamento per don Giovanni Nicolini, per aver condiviso con la Rosa Bianca e le nostre comunità la nuova linfa e la responsabilità dell’accostarsi alla potenza e alla bellezza del Vangelo.
Lo ricordiamo anche con alcune delle diverse riflessioni che ci ha offerto, durante l’incontro di formazione del 2019 a Terzolas su Parola, persona e cura della casa comune per ridarsi un futuro insieme.
e con Francesco Scimè in occasione dell’assemblea della Rosa Bianca del 2 dicembre 2023.
Intervento per l’incontro promosso da «Assisi pace giusta» lo scorso 4 febbraio a Firenze
«Ma perché dovremmo preoccuparci delle generazioni future che cosa hanno fatto loro per noi?» Con questo interrogativo, frutto della ironia dolente di un maestro del surreale, come fu Groucho Marx, un economista italiano, più volte ministro della Repubblica, Enrico Giovannini, apre un suo volume recentissimo, di pochissimi anni fa, sul tema dello sviluppo sostenibile. L’intento è chiaramente quello di lavorare sulla portata paradossale di questo interrogativo per far emergere immediatamente a quella che è la conclusione nella quale tutti ci riconosciamo, ovverosia quella della necessità ineliminabile della solidarietà intergenerazionale.
È morta lo scorso lunedì 5 febbraio Elia Beacco. Per anni impegnata nello scoutismo ha collaborato attivamente nella Rosa Bianca.
È sempre stata una testimone appassionata ed infaticabile tessitrice di relazioni e legami.
Ha dedicato tempo ed energie a trasformare lo sguardo sul mondo, e a confrontarsi, coinvolgendo le giovani generazioni, sui segni e le possibilità di cambiamento
Anche grazie alla sua sollecitudine nel mondo del volontariato, ha promosso attivamente un impegno dal micro al macro, a cominciare dalle comunità territoriali, sulle questioni che riguardano da vicino le possibilità per rendere sostenibile la vita sul nostro pianeta.
L’Italia deve chiedere all’Onu l’immediato riconoscimento della Palestina come Stato membro delle Nazioni Unite e impegnarsi a fornire sostegno politico, operativo e finanziario all’attuazione del Piano “due Stati per due Popoli”.
dalla Marcia della pace di Assisi del 10 dicembre 2023
APPELLO
L’Italia deve dire basta!
E deve riconoscere lo Stato di Palestina.
Chi vede l’inutile prosecuzione della guerra e le dimensioni delle uccisioni e delle distruzioni nella Striscia di Gaza, chi vuole porre fine alle sofferenze disumane di oltre due milioni di esseri umani deve sperare, anche se solo nel profondo del cuore , che la Corte internazionale di giustizia dell’Aia emetterà un provvedimento provvisorio ordinando la sospensione delle operazioni militari israeliane nella Striscia.
Non è facile per un israeliano desiderare un’ordinanza del tribunale contro il suo paese che possa anche portare a misure punitive nei suoi confronti, ma esiste un altro modo per fermare la guerra?
Interventi di Carlo Maria Martini brani scelti da Marco Vergottini per la rivista Il Regno
Intercedere
• Intercedere non vuol dire semplicemente «pregare per qualcuno», come spesso pensiamo. Etimologicamente significa «fare un passo in mezzo», fare un passo in modo da mettersi nel mezzo di una situazione. Intercessione vuol dire allora mettersi là dove il conflitto ha luogo, mettersi tra le due parti in conflitto. (…)