sophie il prezzo della libertà

Lettera a Sophie Scholl di Angelica, dell’Istituto Gonzaga di Milano.

Cara Sophie,

anche se non potrai mai leggere questa lettera, ho deciso di scriverti perché sono venuta da poco a conoscenza della tua storia e non posso fare a meno di pensarci. Il merito è tutto dello scrittore Giuseppe Assandri: non puoi neanche immaginare quanto sappia della tua breve, ma intensa, vita. La notizia più sbalorditiva che devo darti, però, è che lui ha scritto un libro proprio su di te, e non è stato l’unico! Ci sono decine di film, articoli, testi scritti, luoghi diventati musei e tutto grazie a te. Ispiri migliaia di persone ogni giorno e sono più che felice di essere stata una di quelle. Ho imparato tanto da te: il tuo non aver paura di rompere le righe, di urlare al mondo il tuo pensiero, la tua determinazione, la voglia di dare la vita per le altre persone e tanto altro.

Ti ammiro perché all’inizio eri una ragazza di campagna come tutte le altre, certo avevi un carattere speciale e un innato amore per la libertà. Non eri ancora abbastanza forte e ti sei fatta catturare dalla propaganda di Hitler, ma poi hai detto basta, anzi, hai fatto più di questo. Ti ammiro perché una volta finito il liceo, e le oppressive ed inevitabili procedure che imponeva il regime nazista, sei andata all’Università di Monaco. Lì, con tuo fratello Hans, hai creato la Rosa Bianca. Ti ammiro perché ti sei opposta al Führer con l’aiuto di semplici parole, a prima visita innocue, ma in realtà taglienti come lame. Ti ammiro perché la tua vita è stata fermata dall’ingiusta legge di quel tempo, ma la vita dei volantini non si è arrestata.

Tu, però, sai già com’è andata la vicenda, quindi ti aggiorno un po’ su come sono proseguite le faccende negli anni. Innanzitutto Hitler ha perso la guerra e subito dopo si è tolto la vita facendo così cadere definitivamente il partito nazista. La tua storia ha fatto il giro del mondo (sottolineo, del mondo!) mentre i tuoi volantini sono stati stampati in tutta Europa per poi arrivare in America e altrove.

C’è tanta gente innamorata della Rosa Bianca che ogni giorno fa di tutto per far conoscere a più persone possibili la tua storia.

Io ho avuto la fortuna di conoscere due di queste persone. Una è Giuseppe Assandri, come ti avevo già accennato prima, che ha scritto un bellissimo libro partendo dalla tua infanzia nella gioventù hitleriana fino ai volantini che si sono guadagnati un posto nella storia. È grazie a lui che ti ho “incontrata” e mi sento molto fortunata ad aver addirittura potuto parlargli. L’altra è Fabio Caneri, il Presidente dell’Associazione Rosa Bianca in Italia. Quando l’abbiamo incontrato ci ha parlato di tante curiosità interessanti, ma la più importante è che tra pochissimo è il centenario della tua nascita: tanti auguri! Mi sarebbe piaciuto poterti incontrare o che tu fossi ancora viva, ma tutto ha un prezzo, anche se il tuo era decisamente troppo alto.

Come dice Assandri, tu sei viva in tutte le vie, in tutti gli angoli e in tutte le case del mondo e lo sarai sempre.

Una tua ammiratrice,

Angelica