Il tempo del possibile

di Andrea Pegoraro

Dare spazio all’Altro avendo cura e responsabilità verso le parole che ognuno sceglie come importanti per sé. Promuovere energie nuove insieme ad altre persone e credere nel cambiamento senza preoccuparsi di essere una minoranza, come avevano fatto i giovani della Rosa Bianca.

Sono i messaggi dell’incontro “Tempo del Possibile” che si è svolto il 4 luglio al Castello di Ragogna (Udine). Ad ascoltare Paolo Ghezzi – giornalista e scrittore e Luca Grion – docente di filosofia all’Università di Udine – c’era un folto numero di partecipanti che ha potuto confrontarsi con l’attualità della vicenda dei giovani della Rosa Bianca.

Il filo conduttore dell’evento è partito da una semplice domanda: cosa fare in questo particolare momento storico? Quali itinerari di futuro costruire?

Ghezzi e Grion hanno indicato come importante l’agire partendo da se stessi e dalla responsabilità individuale. E dal riconoscere la necessità di aprirsi verso l’Altro, dargli fiducia nonostante i suoi difetti.

Allo stesso tempo occorre ragionare insieme su quali siano le parole importanti perché oggi il linguaggio è uno strumento di opposizione e di resistenza come lo era ieri per i ragazzi della Rosa Bianca. Le parole scelte e vissute possono fare la differenza ma altrettanto importante è avere uno spirito forte e un cuore dolce, essere generativi e costruttori di ponti verso l’Altro.

I relatori, con autenticità e passione, hanno fatto gustare lo spirito che animava i giovani della Weiße Rose e lo hanno trasferito ai giorni nostri, per farci comprendere come possiamo essere protagonisti attivi e consapevoli di ciò che accade intorno a noi.

I partecipanti, che provenivano da varie esperienze associative e professionali. hanno apprezzato il clima creatosi tra persone che hanno potuto incontrarsi dopo molto tempo. Hanno contribuito in modo vivace esprimendo riflessioni ed interrogativi. Si è percepita un’energia positiva e una ricerca di relazioni fresche e dinamiche. La bellezza di cui si è potuto godere dall’altura sul Tagliamento ha contribuito a creare un clima di cordialità e confronto ed a rinnovare la disponibilità per futuri incontri.

Andrea Pegoraro