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Una tirannide da vincere con la forza dello spirito

Quest’anno ricade l’ottantesimo dell’uccisione dei giovani della Weisse Rose, li abbiamo ricordati il 18 febbraio scorso con un incontro on line. Come Rosa bianca italiana desideriamo, da qui a ottobre presentarli singolarmente con un breve ricordo:
Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber, Willi Graf, Hans Leipelt.

Prof. Kurt Huber
(24 ottobre 1893 – 13 luglio 1943)

Nasce a Chur in Svizzera, da genitori tedeschi, studia musicologia, psicologia e filosofia a Monaco.

Nel 1929 sposò Clara Schlickenrieder dalla quale ebbe due figli.[1]

In cattedra dal 1926, Huber è l’unico professore dell’università di Monaco che condivide la sorte dei suoi studenti resistenti della Rosa Bianca.

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Requiem.

Berlusconi riposi in pace, noi svegliamoci dal sonno!
C’è un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Siamo stati in silenzio nei momenti della morte di un essere umano, del dolore dei suoi familiari per la perdita, della preghiera di suffragio con il pietoso rito delle esequie. È un silenzio dettato dall’umana pietà, da un sentimento di fraternità e di comunione che non dobbiamo mai smarrire verso nessuno, perché rischieremmo così di cancellare il rispetto per l’umanità in quanto tale e perdere la nostra stessa anima.

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Le vie della pace nel mondo di oggi

L’incontro di formazione promosso dalla Rosa Bianca su Le vie della pace nel mondo di oggi ha offerto un approfondimento a partire dalla testimonianza di tre innovatori di una sorprendente attualità, Giorgio La Pira, Ernesto Balducci, don Lorenzo Milani protagonisti nella dialettica storica del loro tempo.

Sono ora disponibili le registrazioni dell’incontro sul canale Youtube della Rosa Bianca.

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LA “DICHIARAZIONE SULLA FRATERNITÀ UMANA”

È stata scritta e firmata da Premi Nobel e da rappresentanti delle Organizzazioni internazionali insignite del Nobel per la Pace durante il primo Meeting Mondiale della Fraternità Umana che si è tenuto il 10 giugno 2023 a Roma in piazza San Pietro nella Città dello Stato Vaticano. Per la Santa Sede, la Dichiarazione è stata firmata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.

Uniamoci alla voce di Papa Francesco che ci invita a scegliere la fraternità per rimanere umani e condividere lo stesso destino: «Siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace».

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La Resistenza fu una scelta di campo nello scontro mondiale tra due civiltà

di Vincenzo Passerini

Editoriale pubblicato sul settimanale diocesano “Vita trentina” uscito il 20 aprile 2023 e ripreso sul blog itlodeo.info

No, al partigiano cattolico Ermanno Gorrieri la definizione della Resistenza come “guerra civile” non piaceva proprio. Perché, diceva, non fu un conflitto “fratricida” tra italiani. Quello ci fu, ma ne rappresentò un carattere secondario. La Resistenza fu soprattutto “una scelta di campo nello scontro mondiale tra due civiltà”.

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Le vie della pace nel mondo di oggi

Sulle orme del pensiero e della testimonianza di La Pira, Balducci e Don Milani

Firenze, 2-4 giugno 2023

Nella riflessione proposta si prenderà spunto dall’esperienza di vita di Giorgio La Pira, Don Lorenzo Milani e Padre Ernesto Balducci che nei primi decenni successivi alla seconda guerra mondiale nel territorio fiorentino animarono un pensiero e un’azione con un richiamo mondiale orientati nella direzione della promozione di una pace universale.

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È la speranza che muove il mondo

di Vincenzo Passerini

Editoriale pubblicato sul settimanale diocesano “Vita trentina” del 12 marzo 2023.

Potevamo salvarli e non li abbiamo salvati. Quei 72 morti, tra cui 28 bambini, e poi forse altri 20 o 30 dispersi, nel naufragio di Crotone pesano come una vergogna inamovibile sulla coscienza del nostro Paese. In primo luogo del governo. Un governo che considera i profughi un problema di sicurezza, non un dramma umano. E che ha varato norme che limitano l’azione di soccorso dei naufraghi da parte delle navi delle ong.

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L’hotspot improvvisato di una piccola Lampedusa

“Come in mare ha prevalso la logica di polizia e difesa dei confini su quella del soccorso delle persone in pericolo, in terra prevale la logica del confinamento e della punizione di chi emigra sul rispetto dell’umanità”

La testimonianza di Alessandra Sciurba, docente universitaria palermitana, giurista, che dal 3 al 6 marzo al è stata a Crotone con l’associazione Sabir. 

Non sapevo se avesse senso venire, se potessimo essere utili. E invece è stato importantissimo farlo.

Qui serve tutto. Ben oltre la commozione e le visite brevi delle istituzioni.

Abbiamo aiutato noi, per due giorni, le brave assistenti sociali del Comune di Crotone a compilare i moduli per il rimpatrio delle salme. Un tavolino a poca distanza dalle bare per chiedere a papà che hanno perso la moglie e i figli, a figlie che hanno perso la madre, a fratelli che hanno perso una sorella e i suoi bambini di pochi anni, dove desiderassero che quei corpi venissero infine portati.

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“Sono solo una testimone contemporanea”

E’ mancata all’età di 103 anni, Traute Lafrenz nata il 3 maggio 1919. Era l’ultima appartenente alla “Weisse Rose” .

Nel giugno del 1941 fu lei a far incontrare Alexander Schmorell con Hans Scholl.

Compagna di Hans dirà che con lui “l’amore è durato solo una breve, bella estate”, ma l’amicizia ha resistito.

Frequentò gli incontri della Rosa Bianca a Monaco e organizzò serate letterarie diventando amica della famiglia Scholl. Insieme a Sophie acquistò francobolli e carta per la distribuzione dei volantini della “Weisse Rose”. Fece avere i volantini a colleghi e professori e li portò a Vienna e ad Amburgo.

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