“Come in mare ha prevalso la logica di polizia e difesa dei confini su quella del soccorso delle persone in pericolo, in terra prevale la logica del confinamento e della punizione di chi emigra sul rispetto dell’umanità”
La testimonianza di Alessandra Sciurba, docente universitaria palermitana, giurista, che dal 3 al 6 marzo al è stata a Crotone con l’associazione Sabir.
Non sapevo se avesse senso venire, se potessimo essere utili. E invece è stato importantissimo farlo.
Qui serve tutto. Ben oltre la commozione e le visite brevi delle istituzioni.
Abbiamo aiutato noi, per due giorni, le brave assistenti sociali del Comune di Crotone a compilare i moduli per il rimpatrio delle salme. Un tavolino a poca distanza dalle bare per chiedere a papà che hanno perso la moglie e i figli, a figlie che hanno perso la madre, a fratelli che hanno perso una sorella e i suoi bambini di pochi anni, dove desiderassero che quei corpi venissero infine portati.
E’ mancata all’età di 103 anni, Traute Lafrenz nata il 3 maggio 1919. Era l’ultima appartenente alla “Weisse Rose” .
Nel giugno del 1941 fu lei a
far incontrare Alexander Schmorell con Hans Scholl.
Compagna di Hans dirà che con lui
“l’amore è durato solo una breve, bella estate”, ma l’amicizia ha
resistito.
Frequentò gli incontri della Rosa Bianca a Monaco e organizzò serate letterarie diventando amica della famiglia Scholl. Insieme a Sophie acquistò francobolli e carta per la distribuzione dei volantini della “Weisse Rose”. Fece avere i volantini a colleghi e professori e li portò a Vienna e ad Amburgo.
Comunicato della Famiglia Comboniana Italiana dopo il naufragio avvenuto sulle spiagge di Cutro
La Famiglia Comboniana Italiana (Missionari Comboniani, Suore Missionarie Comboniane, Missionarie Secolari Comboniane, Laici e Laiche Missionarie Comboniane) è profondamente scioccata dall’ennesimo naufragio avvenuto all’alba di domenica 26 febbraio sulle coste di Cutro, in Calabria. Uomini, donne, bambini che scappano per avere una vita migliore e trovano invece la morte sulle nostre coste calabresi. Sino ad ora sono 64 i morti accertati di cui 15 bambini e 21 donne ma il numero potrebbe aumentare sino a superare quota 100, aggiungendosi così alle decine di migliaia di morti nel Mare Mediterraneo diventato ormai una unica grande tomba a cielo aperto.
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di consegna degli Attestati d’Onore di Alfiere della Repubblica conferiti nell’anno 2022
Care ragazze e cari ragazzi, benvenute e benvenuti al Quirinale. È per me un vero piacere accogliervi per consegnarvi gli attestati che sottolineano le azioni e le iniziative che avete realizzato e che avete posto in essere senza pensare di ricevere un premio, tanto che alcuni di voi si sono meravigliati quando sono stati avvertiti di questa occasione, di questo riconoscimento.
Il 18 febbraio 1943 furono arrestati a Monaco, mentre diffondevano il loro sesto volantino antinazista, Hans e Sophie Scholl. Lo stesso giorno fu arrestato Willi Graf. Erano i giovani della Weisse Rose.
«Studentesse! Studenti! Il popolo tedesco guarda a noi! Da noi attende, come già nel 1813 la distruzione del terrore napoleonico, così ancora oggi nel 1943 la distruzione del terrore nazionalsocialista mediante la potenza dello spirito». (dal sesto volantino della Weisse Rose)
A ottant’anni dal sacrificio dei giovani della Rosa Bianca, riflessioni in dialogo con Fulvio De Giorgi, Leoluca Orlando, Rosy Bindi, Gianfranco Bottoni e Giorgio Romagnoni in dialogo con Chiara e Maddalena.
Bologna, Rete dei movimenti cattolici ed ecumenici contro le armi nucleari ha incontrato il Presidente della Cei
«La pace non è un fatto dei cattolici. Dobbiamo rilanciare il dibattito pubblico, in questo momento storico in cui ci stiamo avvicinando al baratro della guerra totale. Portiamo nei dibattiti e ricordiamo al Governo le conseguenze che l’uso delle armi atomiche potrebbe avere in particolar modo sulle città».
«Coltivare la memoria è un vaccino prezioso contro l’indifferenza» (Liliana Segre)
«L’indifferenza, sì. A volte, quasi sempre, è più grave della violenza. … L’indifferenza è complice. E’ quella che ha fatto dire a milioni di persone in tutta Europa: “Ma io non lo sapevo! Io non avevo capito!”
La solitudine del perdente, la solitudine del malato, del povero, dell’emarginato, è lì che scatta l’indifferenza.
Caro amico, tu mi dici, come si fa ad avere speranza in tempi come questo? Tempi di guerra, di terrore, letteralmente, di opposti fondamentalismi, di razzismi, di lavoro e sentimenti precari, di disuguaglianze e ingiustizie? Come si fa a sperare e chi continua, spes contra spem, a sperare? E soprattutto, cosa spera la gente?
Ripubblichiamo un articolo di Paolo Giuntella, con spunti ancora attuali di riflessione sul cristianesimo e il nostro tempo.
di Paolo Giuntella (da “Europa” del 5-11-2004)
Gli ottimi articoli di Giuliano Amato (lunedì 1 novembre) e l’editoriale di qualche settimana fa di Ezio Mauro su Repubblica hanno avuto il merito di porre un problema che molti cattolici, non solo intellettuali ma anche semplici credenti praticanti impegnati, da tempo avvertono in modo sempre più inquietante. Sta avanzando un “nuovo cristianesimo” postcristiano, cioè disancorato dalla parola di Dio, dalla Bibbia e dalla storia della chiesa e delle chiese.
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fissata per oggi 25 novembre 2022, la Rosa Bianca italiana vuole condividere il video realizzato dall’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne (O.I.V.D.), nato per mettere a fuoco il nesso tra violenza e religioni, al fine di eliminarla alla radice, in una ricerca e azione condivisa, pur mantenendo i vari percorsi di fede. ( www.oivd.it)
L’Osservatorio, con tante altre associazioni del movimento femminista a livello mondiale, pone all’attenzione di tutti lo scandalo del sessismo, ancora oggi presente nel mondo, che porta ingiustizia profonda di classe, razza, orientamento sessuale, religione, opportunità sociale e personale.