Attendendo l’aurora

Luci di profezia di fronte alla Parola

Nel corso degli incontri di spiritualità promossi a Villapizzone da amici e amiche della Rosa Bianca ci siamo confrontati con le parole di liberazione per donne e uomini che vivono nella storia.

Con l’aiuto di Teresa Ciccolini e di Elza Ferrario abbiamo iniziato a chiederci:

cos’è la profezia?
quali le caratteristiche che ci aiutano a riconoscere le presenze profetiche?

1 Dopo questo,
io effonderò il mio spirito
sopra ogni uomo
e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni.
2Anche sopra gli schiavi e sulle schiave
in quei giorni effonderò il mio spirito.
“ (Gioele 3,1-2)

La profezia in quanto tale appartiene a tutti. Soffia come il vento, soffia dove vuole.

Tutti possono esercitare lo spirito della profezia nella misura in cui si mettono in rapporto con Dio.

Non ci sono più muri, vincoli culturali, di genere, di appartenenze, di provenienza.

A differenza di una carica regale non la si acquisisce per discendenza o per elezione mediante sacerdozio.

La parola mette l’umanità in relazione con il mondo, dando il nome alle cose.

La Bibbia è la storia di un popolo, il popolo di Israele storico, con tutte le luci e le ombre da cui bisogna stralciare quello che è universalmente valido, da quello che invece era valido per l’epoca.

Cos’è la profezia ? Invade tutta la Bibbia perché è un modo di interpretare la parola.

Nella Bibbia è contenuta la Parola, come un filo rosso che lega e congiunge e che è necessario scoprire ogni volta.

Il termine profeta deriva da una parola greca: profétes. E’ parlare davanti a qualcuno, al posto di qualcuno, per vantaggio di qualcuno, ed ancora annunciare, comunicare, interpretare, cercare di capire cosa è stato.

La profezia non è un pronostico, non è un oroscopo, non è qualcosa che ci descrive nettamente un avvenimento nel futuro. Non va nella direzione di annunciare qualcosa di sicuro.

Lancia dei messaggi: è come un lampo di luce.

La profezia, come intuizione della Parola di Dio, appartiene ad ognuno di noi, essa si oppone al potere, verso tutti i poteri ed opera sempre per la giustizia

Nel fare questo percorso ci siamo chiesti quali sono le principali caratteristiche della profezia che ritroviamo?

  • la liberazione dell’uomo dalle sue schiavitù. Mosè  attraverso la visione del roveto ardente coglie Dio come colui che accompagna nella storia, ti accompagna come persona. La profezia di Mosè e quella che libera il popolo con un accompagnamento. La profezia passa attraverso liberazioni epiche.
    I falsi profeti sono coloro che avvallano le linee dei potenti di turno come se fossero Dio.
    La profezia si pone contro il potere, contro tutti i poteri. La profezia è proprio l’antidoto alternativo.
    Quando i profeti si pongono contro i potenti di turno la pagano cara.
    Ma il Dio della Bibbia è totalmente estraneo al potere. Nel popolo egiziano le schiave fanno nascere Mosè, nonostante il divieto del faraone.
  • Una seconda caratteristica è quella dell’universalità che vale per tutti ed è di tutti. Non ci sono muri, non ci sono confini, non ci sono ponti. La profezia indica sempre un germe che si lancia, un lampo che rischiara. E’ la possibilità di lavorare stando sulle spine. E’ sempre formativa la profezia. Rappresenta il cambiamento di vita. La profezia è quella che opera per la giustizia soprattutto nei confronti di coloro che sono sopraffatti dall’ingiustizia. Opera dentro la storia, non è qualcosa che rivela paradisi o che si colloca nel soprannaturale.
  • Vi è poi la compassione, la capacità di patire-con, di partecipare, di condividere, che assume la connotazione della misericordia, del perdono.
  • La ricerca ci rivela l’importanza della gratitudine. Nel Nuovo Testamento dei 10 Samaritani che sono stati guariti uno solo torna a ringraziare.

La profezia si può anche identificare con la parola di Dio ma è nascosta, va cercata  e scoperta nella brezza leggera.

Grazie al contributo di Elza Ferrario abbiamo raccolto alcuni riferimenti di donne e comunità che hanno portato segni di profezia.

1. Miriam, la profezia che sfida l’autorità

Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un tamburello: dietro a lei uscirono le donne con i tamburelli e con danze. Maria intonò per loro il ritornello: “Cantate al Signore, perché ha mirabilmente trionfato: cavallo e cavaliere ha gettato nel mare!”.
Esodo 15,20-21

Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etiope che aveva preso. Infatti aveva sposato una donna etiope. Dissero: “Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?”. Il Signore udì.
Numeri 12,1-2

Maria dunque rimase isolata, fuori dell’accampamento, sette giorni; il popolo non riprese il cammino, finché Maria non fu riammessa.
Poi il popolo partì da Caseròt, e si accampò nel deserto di Paran.
Numeri 12,15-16

2. Debora, la donna della parola

In quel tempo era giudice d’Israele una donna, una profetessa, Dèbora, moglie di Lappidòt. Ella sedeva sotto la palma di Dèbora, tra Rama e Betel, sulle montagne di Èfraim, e gli Israeliti salivano da lei per ottenere giustizia.
Giudici 4,4-5

Era cessato ogni potere, era cessato in Israele, finché non sorsi io, Dèbora, finché non sorsi come madre in Israele.
Giudici 5,7

3. Culda, il discernimento della profezia autentica

Il sacerdote Chelkia, insieme con Achikàm, Acbor, Safan e Asaià, si recò dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tikva, figlio di Carcas, custode delle vesti, la quale abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme; essi parlarono con lei ed ella rispose loro: “Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Riferite all’uomo che vi ha inviati da me: Così dice il Signore: Ecco, io farò venire una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, conformemente a tutte le parole del libro che ha letto il re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera si accenderà contro questo luogo e non si spegnerà!”.
2Re 22,14-17

4. Il popolo-profeta

Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così: “Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole. Questi uomini non sono ubriachi, come voi supponete: sono infatti le nove del mattino; accade invece quello che fu detto per mezzo del profeta Gioele:
Avverrà: negli ultimi giorni – dice Dio – su tutti effonderò il mio Spirito; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni.
Atti 2,14-17

Ripartiti il giorno seguente, giungemmo a Cesarèa; entrati nella casa di Filippo l’evangelista, che era uno dei Sette, restammo presso di lui. Egli aveva quattro figlie nubili, che avevano il dono della profezia.
Atti 21,8-9

Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, manca di riguardo al proprio capo, perché è come se fosse rasata.
1Corinzi 11,4-5

5. Anna, un nuovo tipo di profezia

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Luca 2,36-38

6. Maria Vingiani, fondatrice del Segretariato attività ecumeniche (SAE), una profezia ecumenica laicale

«Bambin mio, ti vol proprio perderte?»
«Benedice paternamente la dott. M.V. compiacendosi dell’attività di santo apostolato»
A.G. Piazza, patriarca di Venezia, Natale 1947

Per approfondire:

M. Buber, La fede dei profeti, Marietti, Casale M. (AL) 1983;
J.C. de Moor (ed.), The Elusive Prophet. The Prophet as a Historical Person, Literary Character and Anonymous Artist, Brill, Leiden 2001;
A. Canfora – E. Cattaneo (edd.), Profeti e profezia. Figure profetiche nel cristianesimo del II secolo, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007;
W.C. Gafney, Daughters of Miriam. Women Prophets in Ancient Israel,
Fortress Press, Minneapolis (MN) 2009;
D.Marguerat, Gli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 2011;
D. Scaiola, Attorno alla profezia. Alcune sorprendenti figure, Cittadella, Assisi 2012;
A.Valerio, Le ribelli di Dio. Donne e Bibbia tra mito e storia, Feltrinelli, Milano 2014;
L.M. Almendra, La profetessa Anna, in «L’Osservatore Romano» dell’1 marzo 2017 (cf. http://www.osservatoreromano.va/it/news/la-profetessa-anna [20.11.2017]);
A.Guida, profetesse in Israele, in Credere Oggi online (http://www.credereoggi.it/upload/2017/articolo222_39.asp [12.10.2019]).